RESTAURO E RIALLESTIMENTO DEL MUSEO DEL SANTUARIO DI SANTA VENERA E DELL’EX STABILIMENTO CIRIO Paestum (SA)

Anno: 2024
Luogo: Paestum (Salerno)
Committente: Parchi Archeologici di Paestum e Velia
Incarico: - Coordinamento della Sicurezza in fase di Esecuzione
Categoria: Opere Pubbliche
Team: Direzione dei Lavori: Arch. Luigi Di Muccio Coordinamento Sicurezza in fase di Esecuzione:
RTP CAMPAGNUOLO PROGETTI - Coordinatore: Arch. Fabio Campagnuolo; Supporto Operativo per le Problematiche Edili: Ing. Ennio Campagnuolo; Supporto Operativo per le Problematiche Strutturali: AIRES Ingegneria S.R.L. - Rif. Ing. Pasquale Crisci; Supporto Operativo per le Problematiche Impiantistiche: Ing. Giuseppe Cacciapuoti; Direttore Operativo: Arch. Gaia Campagnuolo.

Importo dei lavori: € 11.061.817,77
Oneri della sicurezza: € 703.174,92

Il progetto prevede la realizzazione di un polo culturale strettamente connesso all’area archeologica e al Museo di Paestum che sarà centro di informazione e di accoglienza per i visitatori e che ospiterà eventi di arte contemporanea, mostre e manifestazioni, depositi visitabili, un auditorium, un centro di studi e ricerca e diversi approfondimenti sul patrimonio immateriale, sulle tradizioni locali e sul paesaggio; altra specificità del nuovo polo sarà quella di confrontare archeologia classica e archeologia industriale. Un progetto lungimirante e innovativo che pone al centro il territorio e il suo sviluppo, pensato in un’ottica di sostenibilità.

Per quanto riguarda l’area archeologica del Santuario di Santa Venera, il restauro ha coinvolto interventi strutturali per consolidare gli elementi ancora visibili del santuario. Tra questi, l’Oikos (la casa sacra) e la Sala Rettangolare, che servivano a ospitare riti religiosi legati al culto di Venere. Particolare attenzione è stata dedicata alla conservazione dei ritrovamenti scultorei e ceramici, alcuni dei quali sono stati esposti nel museo locale, valorizzando ulteriormente il patrimonio culturale della regione.

Tra le soluzioni più innovative, l’uso di indagini georadar ha permesso di mappare le strutture sotterranee senza dover effettuare scavi invasivi, garantendo così una tutela maggiore dei reperti ancora sepolti. Il progetto illuminotecnico ha utilizzato un’illuminazione a basso impatto per evidenziare i dettagli architettonici, rendendo il sito accessibile anche di sera senza comprometterne l’integrità.

Un altro aspetto cruciale del progetto è stata la valorizzazione del paesaggio circostante, che comprende un giardino botanico e un oliveto, parti integranti del Santuario di Santa Venera. Il giardino, progettato seguendo principi agronomici e ambientali, include specie autoctone e aree dedicate alla frutticoltura e all’orto della dieta mediterranea, che rievocano le coltivazioni tipiche dell’epoca.

L’intervento paesaggistico ha permesso di collegare visivamente e concettualmente il complesso industriale e il santuario, creando un’area che non solo celebra la storia archeologica e industriale del sito, ma ne migliora anche la fruibilità per il pubblico. Le aree verdi sono state attrezzate per visite guidate e percorsi didattici, offrendo così un’esperienza completa che fonde storia, natura e cultura.

Il progetto ha permesso di riscoprire un luogo simbolico per la storia locale, incrementando il turismo culturale nella regione. Il Parco Archeologico di Paestum, arricchito da questo nuovo polo attrattivo, rappresenta ora una destinazione di grande interesse per studiosi, turisti e appassionati di storia e archeologia.

La realizzazione di percorsi di visita che integrano il patrimonio archeologico e industriale permette ai visitatori di immergersi in un’esperienza unica, comprendendo l’evoluzione di questo territorio attraverso i secoli, dalle sue origini greche e romane fino all’industrializzazione del XX secolo.