EX CARCERE BORBONICO Isola di Santo Stefano (LT)
Anno: 2022
Luogo: Ventotene (Latina), Isola di Santo Stefano
Committente: Invitalia
Incarico: Recupero e rifunzionalizzazione dell'ex carcere borbonico sull'isola di Santo Stefano Ventotene - Progettazione Esecutiva, Coordinamento della Sicurezza in Fase di Progettazione
Categoria: Opere Pubbliche
Team: Vitruvius Engineering Sas (Progettazione Strutturale): ing.Giancarmine Lepore; Od’A Officina d’Architettura Srl (Progettazione Architettonica e Restauro): arch. Alessandra Fasanaro, arch. Giovanni Aurino; arch. Fabio Campagnuolo (Coordinamento della Sicurezza in Fase di Progettazione); arch. Gaia Campagnuolo (giovane professionista); arch. Pasquale De Lucia (giovane professionista)
Importo dei lavori: € 7.397.128,17
Oneri della sicurezza: € 610.078,28
Il sito, interssato dai lavori, è l'isola di Santo Stefano che fa parte dell’arcipelago Ponziano o Pontino, inserito nel Golfo di Gaeta a una distanza dalla costa di circa 20 miglia marine. La superficie dell’isola di Santo Stefano misura poco meno di ventotto ettari, con un diametro variabile da un massimo di 700 metri ad un minimo di 500 e con una circonferenza di m. 1840.
La scoscesità della scogliera che lo circonda totalmente (nella punta più alta l’isola si erge dall’acqua, per m. 84) e conseguenzialmente le difficoltà di attracco, hanno fatto di questo isolotto una inaccessibile pertinenza della vicina Ventotene dalla quale è sempre dipesa amministrativamente. I principali interventi da realizzare sono:
- Sfalcio di erbe infestanti e rimozione di arbusti infestanti (previa verifica delle stesse rispetto alle indicazioni e mappature delle essenze da parte della Riserva naturale Statale)
- Potatura di Alberi e Cespugli ricadenti nell’ambito dell’area interna delle aiuole.
- Applicazione di diserbante
- Pulizia da eseguirsi in modalità manuale, sull’intera superficie coperta e scoperta del Carcere (tre livelli fuori terra) e per almeno 200 cm di franco laterale dal perimetro delle aree di pertinenza dell’edificio;
- Interventi di rimozione dell’amianto;
- Interventi volti a ripristinare le condizioni di deflusso delle acque meteoriche delle coperture degli edifici A1, A2, A4, A5 con l’eliminazione di eventuali erbe infestanti, cresciute in prossimità delle griglie, di detriti accumulati, di riparazioni anche localizzate del manto di copertura e/o di riparazioni/sostituzione dei sistemi di raccolta e convogliamento delle acque meteoriche (griglie, canalette, gronde discendenti etc);
- Interventi volti a ripristinare la funzionalità degli embrici in pietra posti ai vari piani dei ballatoi di accesso alle celle del corpo A2, con eventuale sostituzione là dove necessario;
- Ripristino delle funzionalità di raccolta e convogliamento delle acque meteoriche, dalle coperture del corpo A2 e da parte del cortile circolare, della canalina posta nel cortile circolare al piede del corpo A2;
- Interventi minimi di messa in sicurezza degli infissi di accesso alle celle del corpo A2;
- Spicconatura degli intonaci ammalorati e distaccati sia sui prospetti esterni dei vari corpi che di quelli interni degli ambienti al fine di eliminare situazioni di pericolo;
- Ripristino delle pavimentazioni interne ed esterne, al fine di garantire l’adeguata sicurezza al transito della viabilità pedonale (ed evitare condizioni di inciampo);
Interventi per la demolizione della pensilina in c.a. posta a copertura del secondo livello del ballatoio di accesso alle celle del corpo A2, e composta da pilastri, soletta inclinata, cordolo ammorsato nella muratura portante.
- Messa in sicurezza delle principali strutture portanti.